Nei giorni 23, 24 e 25 gennaio (ore 14:00/18:30 - 10:00/18:30 - 14:00/18:00), l’Osservatorio Giuridico Italiano in collaborazione con l’Università Popolare di Gorizia e il CRF - Laboratorio di Psicologia della Comunicazione terrà a Caserta, in Via Laviano n. 34/36, il corso per decodificatori FACS (Facial Action Coding System), il celebre metodo elaborato dai dottori Ekman e Friesen per l’osservazione e la classificazione di tutti i movimenti facciali visibili. Tra i vari sistemi di analisi e misurazione delle espressioni facciali elaborate fino ad ora esso rappresenta il più comprensivo, completo e versatile. In esso il volto, che è la regione principale per attirare l’attenzione e l’interesse degli interlocutori, è considerato come un sistema di risposta multidimensionale, capace di flessibilità e specificità. Il volto veicola informazioni attraverso quattro classi di segnali: • I segnali statici, che rappresentano tratti relativamente permanenti del volto, come la struttura delle ossa e le masse di tessuto sottocutaneo che contribuiscono a dare forma al volto; • I segnali lenti, che sono costituiti dai cambiamenti che avvengono sul volto nel corso del tempo e che segnano il viso con le rughe; • I segnali artificiali, rappresentati dai tratti del volto determinati da elementi artificiosi come gli occhiali, la cosmesi o interventi di chirurgia ricostruttiva; • I segnali rapidi, variazioni che si configurano sul volto dovute all’attività neuromuscolare e che determinano le vere e proprie espressioni facciali. La somma delle quattro classi di segnali determinano la fisionomia di un volto e, singolarmente o cumulativamente, comunicano molti messaggi. Al fine di fornire un indice specifico per ogni tipo di movimento e di espressione, il F.A.C.S. prende in considerazione 44 unità fondamentali denominate da Ekman e Friesen “Unità d’Azione” (Action Unit) che possono dare luogo a più di 7000 combinazioni possibili. In totale sono stati classificati 58 diversi movimenti o caratteristiche, alcuni dei quali sono associati tipicamente ad un’emozione specifica, mentre altri non sono associati ad alcuna emozione in particolare. I vantaggi offerti dall’uso del F.A.C.S., come sistema di analisi delle espressioni facciali, sono innanzitutto di ordine metodologico: è un sistema basato sull’anatomia dei muscoli mimici che consente di identificare e rilevare ogni movimento possibile con il numero esatto di muscoli che si sono contratti o rilassati per eseguirlo. Oltre a ciò, l’attribuzione dei movimenti ad unità d’azione, piuttosto che all’azione dei singoli muscoli, rende più chiara la codifica, atteso che ogni AU identifica un singolo movimento facciale. Il corso ha la potenzialità di consentire agli operatori di differenziate categorie professionali di interpretare emozioni, sentimenti, segnali divergenti fra l’asserito e le reali intenzioni e, in via più generale, di far conoscere meglio il nostro interlocutore. È uno strumento largamente in uso nei paesi anglosassoni per lotta all’antiterrorismo e ci si auspica che diventi uno strumento di ricognizione indispensabile anche in Italia. Il corso è a numero chiuso e consentirà ai partecipanti di sostenere l’esame per divenire decodificatori internazionali.
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