Parte, nel sud Italia, un ambizioso programma di rilancio economico, culturale e ambientale: il PON R&C “Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività”.
6 miliardi di euro sono stati stanziati dall’Europa e dall’Italia e saranno gestiti dal MIUR (AdG) e dal MiSE (OI) che realizzeranno interventi nella ricerca industriale, nel potenziamento strutturale, nell’innovazione sociale, nelle Smart cities, nell’innovazione tecnologica.
Ancora una volta i riflettori sono puntati su territori di inestimabile bellezza paesaggistica e ricchezza culturale,un grande potenziale quindi, che trova attuazione,attraverso tale progetto, nelle regioni della Puglia, Calabria, Campania e Sicilia.
Si tratta di una vera e propria sfida per il cambiamento e il miglioramento della qualità della vita che coinvolgerà ambiti di diverso ordine socio-culturale: gestione dei rifiuti, energia alternativa, turismo e scuola.
Queste problematiche rappresentano il futuro della nostra società, sempre più complessa e volta al cambiamento continuo.
Pertanto il primo passo importante riguarderà, prima di tutto, l’ambiente e la sua tutela attraverso progetti ecosostenibili il cui risultato sarà la creazione delle "smart cities" ossia piccoli spazi urbani che coniugano la tecnologia e l’avanguardia al rispetto per l’ambiente.
Le imprese, piccole, grandi e medie, le università e gli enti pubblici di ricerca lavoreranno insieme per elaborare idee e soluzioni fortemente innovative che, attraverso moderni ed avanzati strumenti tecnologici, possano far crescere il territorio e migliorare la qualità della vita.
Tra le tipologie di soggetti coinvolti ci sono circa 36 grandi imprese, 27 università, 15 enti pubblici, le eccellenze del sud Italia collaboreranno insieme per sviluppare il proprio territorio.
Sulla stessa scia si inseriscono le "smart education" che prevedono l’utilizzo di tablet soppiantando i libri scolastici e permettendo una più completa, veloce e agevole fruizione delle conoscenze.
Si prevede che tutto ciò avrà anche una ricaduta positiva sul fronte occupazionale a favore delle giovani generazioni.
Si concretizza, quindi, il legame tra tecnologia, riqualificazione su più fronti e nuovi sbocchi occupazionali.
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